Or.Me. - Ornitologia in Puglia
Studio e tutela degli uccelli e dell'ambiente naturale

MITO2000
Monitoraggio Italiano Ornitologico

Premessa

Questo progetto inizia nel 2000 per il monitoraggio delle dimensioni delle popolazioni di specie di uccelli comuni. Può essere utilizzato come atlante per queste specie solo quando si raggiunge una adeguata copertura territoriale.
L'unico programma relativo all'avifauna nidificante condotto a livello nazionale era rappresentato dal Progetto Atlante Italiano (Meschini e Frugis 1993).
Il MITO2000 è stato sviluppato nell'ambito dell'Euromonitoring su invito dell'European Bird Census Council (EBCC).
In Italia i conteggi sono coordinati dal Centro Italiano Studi Ornitologici (CISO) e dall'Associazione Fauna Viva. Nel 2009 e nel 2010 il Ministero delle Politiche Agricole ha finanziato i rilievi tramite l'intermediazione della LIPU.
Maggiori informazioni in merito al progetto a livello nazionale posso essere ricavate dal relativo sito http://www.mito2000.it.
In Puglia è coordinato da Giuseppe La Gioia (membro anche del coordinamento nazionale), e si avvale di ca. 15 rilevatori i quali, per esperienza e capacità, sono ritenuti in grado di utilizzare al meglio il metodo dei punti di ascolto, strumento che permette di avere in poco tempo un quadro sufficientemente preciso della popolazione di uccelli presenti in ogni ambiente.

Finalità

Il progetto MITO2000 si prefigge tre principali risultati:

Recentemente i dati scaturiti dal progetto sono stati utilizzati per calcolare il Farmaland Bird Index (FBI) ed il Woodland Bird Index (WBI) a livello nazionale e regionale in quanto attività prevista dalla Rete Rurale Nazionale del Ministero delle Politiche Agricole, Alimetari e Forestali. Ai seguenti link possono essere rinvenute alcune relazioni, divise per anni di competenza:

 

Metodologia utilizzata

La tecnica di rilevamento utilizzata è quella dei punti di ascolto senza limiti di distanza, di dieci minuti di durata, effettuati nell'arco stagionale potenziale (maggio-giugno).
Tale tecnica è particolarmente indicata per i Passeriformi.
I punti di ascolto sono stati localizzati secondo due differenti modalità:

 

Programma randomizzato - prima fase

Suddivisione del territorio italiano in maglie UTM 50x50 km e ripartizione in Regioni e sottoregioni biogeografiche.

La Puglia rientra nella subregione Mediterranea peninsulare (MEDPEN).

Programma randomizzato - seconda e terza fase

ogni maglia UTM 50x50 km viene suddivisa in 25 particelle di 10 km di lato.
.
Estrazione di 4 particelle di 10 km. di lato all'nterno di ogni maglia UTM 50x50 km
selezione dei 15 quadrati di 1 km. di lato al cui interno eseguire i rilevamenti

Quali sono le specie target?

La tecnica dei punti di ascolto risulta adeguata per la raccolta di dati solo sulle specie dei Passeriformi e dei gruppi ecologicamente affini (Columbiformi, Cuculiformi, Coraciformi, Piciformi). L’abbondanza media calcolata per ciascuna specie su scala nazionale o biogeografica è stata utilizzata per costituire un elenco delle specie più diffuse. Inoltre, attendibili si possono considerare le stime per un Accipitriforme (Poiana), un Falconiforme (Gheppio) ed un Galliforme (Quaglia) particolarmente comuni. Oltre queste specie si è ritenuto che la tecnica dei punti di ascolto possa essere utilizzabile anche per il Nibbio reale e lo Zigolo capinero, sebbene per la loro ristretta distribuzione non siano molto comuni.

Distribuzione delle particelle rilevate fino al 2007


Aggiornamento istruzioni e schede al 2010

Istruzioni generali semplificate - Guida alla compilazione della scheda ambientale

Scheda generale particella

Scheda punto fronte - retro