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Or.Me. - Ornitologia in Puglia Studio e tutela degli uccelli e dell'ambiente naturale |
estratto da:
La Gioia G. & Scebba S, 2009 - Atlante migrazioni in Puglia.
Edizioni Publigrafic, Trepuzzi (LE): 1-288
© 2009 Osservatorio Faunistico - Provincia di Lecce
Introduzione
La conoscenza dei
movimenti degli uccelli è fondamentale sia per acquisire maggiori
informazioni sulla biologia ed ecologia delle specie che nella gestione
dell'ambiente naturale. La determinazione delle rotte migratorie trova
grande applicazione nella valutazione dell'impatto antropico, con
particolare riferimento alla pianificazione territoriale e alla
realizzazione di infrastrutture e nell'individuazione di aree meritevoli di
conservazione.
Pertanto, l'analisi dei dati di ricattura inerenti la Puglia può consentire
di:
• definire origine, fenologia, destinazione e rotte di migrazione delle
popolazioni che migrano, svernano o si riproducono in Puglia;
• individuare fattori critici e/o azioni per la conservazione e la gestione
delle diverse specie e popolazioni;
• individuare eventuali carenze nelle attuali conoscenze con spunti per la
pianificazione di progetti a livello specie-specifico.Composizione archivio.
Per determinare l'origine delle popolazioni migranti è stata utilizzata la banca-dati organizzata dal "Gruppo Inanellamento Limicoli" (G.I.L., Napoli) che contiene dati relativi a riprese in Italia, Corsica e Malta, dalla quale è stato poi estrapolato un archivio dei dati relativi alla sola Puglia. A questi dati sono stati aggiunti quelli provenienti dalle letture di anelli colorati di uccelli inanellati in Italia forniteci da numerosi lettori appositamente contattati, e dall'archivio nazionale tenuto da Baccetti e Talamelli. Purtroppo, nonostante sia stata inoltrata una richiesta ufficiale da parte dell'Osservatorio Faunistico della Provincia di Lecce per l'utilizzo dei dati di ripresa relativi alla sola regione Puglia, il Centro Nazionale di
Composizione archivio (consulta l'archivio)
La banca dati realizzata per l'analisi delle catture/riprese in Puglia comprende 4.905 dati, di cui 3.596 frutto dell'osservazione di anelli colorati, che coprono un periodo temporale che va dal 1912 al 2008. Questi dati appartengono a 2.144 esemplari di 141 differenti specie (95 di non Passeriformi e 46 di Passeriformi) con una media di 2,3 ± 4,0 dati per esemplare ed un numero massimo di 64.
Tipo | Descrizione | Riprese | Specie |
Estero-Puglia | Uccelli inanellati all'estero e ripresi in Puglia | 1.180 | 137 |
Collegati Estero-Puglia | Ulteriori dati di uccelli tipo Estero-Puglia | 222 | 9 |
Italia-Puglia | Uccelli inanellati nelle altre regioni italiane e ripresi in Puglia | 340 | 35 |
Collegati Italia-Puglia | Ulteriori dati di uccelli tipo Italia-Puglia | 609 | 8 |
Totale dati di uccelli inanellati fuori Puglia | 2.351 | ||
Puglia-Estero | Uccelli inanellati in Puglia e ripresi all'estero | 495 | 19 |
Puglia-Italia | Uccelli inanellati in Puglia e ripresi nelle altre regioni italiane | 977 | 11 |
Puglia-Puglia | Uccelli inanellati e ripresi in Puglia | 112 | 20 |
Totale dati di uccelli inanellati in Puglia | 1.584 |
La specie con il maggior numero di dati è il Gabbiano corallino con 1.795, seguita dal Fenicottero, dal Gabbiano roseo, dal Gabbiano reale e dal Gabbiano comune, rispettivamente con 429, 275, 174 e 106 dati. I dati del Gabbiano corallino provengono per circa una metà dalle letture.
I dati del Gabbiano corallino provengono per circa una metà dalle letturedi anelli colorati e quelle del Fenicottero, del Gabbiano roseo e del reale quasi interamente da esse, mentre nel Gabbiano comune queste rappresentano una minoranza. Tra le altre specie, 30 hanno un numero di dati compreso tra 10 e 100, mentre per 70 è compreso tra 2 e 9, le specie con un solo dato sono 36. Fra le specie che non sono inanellate con anelli colorati, quelle con un maggiore numero di riprese sono, oltre al Gabbiano comune di cui si è già detto, la Rondine, la Quaglia comune, il Tordo bottaccio, lo Storno, il Combattente e la Folaga.
L'analisi delle riprese evidenzia una predominanza di dati inerenti Laridi e Fenicotteridi per l'elevato numero di letture; i Laridi sono la famiglia con più dati anche senza tener conto delle letture, seguiti da Turdidi, Scolopacidi, Irundinidi, Anatidi, Silvidi e Fasianidi con un valore percentuale superiore al 5%, ma anche da molte altre famiglie per un totale complessivo di 41.
Località di cattura/ripresa
I dati di cattura/ripresa dell'archivio interessano 50 differenti paesi, europei, africani ed asiatici. Dopo l'Italia, che presenta il maggior numero di dati, sia di cattura che di ripresa, Francia, Ucraina, Croazia, Ungheria e Finlandia sono le 5 nazioni col maggior numero di dati di cattura, mentre Francia, Spagna, Tunisia, Grecia e Repubblica Centrafricana sono quelle col maggior numeri di riprese.
Il 40% delle riprese è avvenuto nella
provincia di Foggia (648), seguita dalla provincia di Bari con il 30% (482),
quella di Lecce con il 14% (226), Taranto con il 10% (161) e, infine, quella
di Brindisi con il 7% (115); le riprese avvenute dovute alla lettura di
anelli colorati sono state effettuate quasi esclusivamente in provincia di
Foggia e Bari (rispettivamente il 49 ed il 47%); l'importanza relativa delle
province pugliesi non varia considerevolmente se si considerano le riprese
avvenute diversamente dalle letture con la sola eccezione della provincia di
Lecce, che si avvicina moltissimo a quella di Bari.
Per quanto riguarda le catture, invece, la situazione è molto differente in
quanto quelle effettuate in provincia di Foggia rappresentano quasi il 95%
(1.456) e quelle della provincia di Lecce quasi il 5% (73); i dati inerenti
le province di Bari, Brindisi e Taranto sono, rispettivamente, solo 5, 3 e
2.
Areali di nidificazione/svernamento
L'attività di inanellamento svolta in Puglia nel periodo riproduttivo (giugno-luglio) è stata scarsa ed incentrata sugli acquatici coloniali delle zone umide foggiane. Le riprese avvenute nel periodo dello svernamento (novembre-febbraio) di tali uccelli si riferiscono, infatti, esclusivamente a 179 esemplari di Laridi, Gabbiano corallino, corso, reale e roseo inanellati da pulli, ed un Fratino, ripreso nella stessa località di inanellamento. La loro principale area di svernamento è quella del bacino del Mediterraneo (dalla Spagna alla Grecia e dalla Libia al Friuli-Venezia-Giulia), ma non mancano riprese sulle coste dell'Atlantico (dal Portogallo alla Gran Bretagna); un Gabbiano reale si è spinto in un'area interna della Polonia, mentre un Gabbiano roseo è arrivato fino al Ciad in Africa centrale. Complessivamente i dati relativi a tali aree di svernamento sono molto più concentrati di quello che appare, a causa della differenza di numero di riprese nelle diverse aree: la direzione media di spostamento dalle località pugliesi a quelle esterne risulta infatti essere di 279° ± 42°. Le riprese in periodo riproduttivo di uccelli inanellati durante lo svernamento, invece, sono scarse, a testimonianza del basso sforzo di cattura in questo periodo, e si riferiscono ad un Tordo bottaccio inanellato in Lazio (probabilmente già in migrazione) e ad un Merlo ed a un Germano reale inanellati nelle stesse località di ripresa.
Le aree di nidificazione degli uccelli svernanti in Puglia (Figura 10), scaturite da 278 differenti dati di riprese, occupano prevalentemente i paesi dell'Europa centrale e quelli scandinavi, ma si spingono dalla Spagna alla Russia europea meridionale ed al Kazakistan e dalla Gran Bretagna alla Russia europea centrale e settentrionale. La direzione media da cui gli esemplari raggiungono le località pugliesi è di 15° ± 45°.
L'unico uccello nidificante in Gran Bretagna e svernante in Puglia è una Sula, mentre dalla Spagna proviene un certo numero di esemplari di Gabbiano roseo, Fenicottero e Beccapesci. A partire dalla Francia il numero di esemplari e, soprattutto, di specie aumenta: Fenicottero, Gabbiano roseo e corallino, Nitticora, Garzetta, Airone rosso, Canapiglia, Alzavola, Marzaiola, Moretta, Migliarino di palude. Dall'estremo areale orientale, Kazakistan e Russia, provengono sia specie legate ad ambienti acquatici (Gabbiano comune, Airone cenerino, Codone, Alzavola, Marzaiola, Mestolone e Croccolone) che ad ambienti terrestri (Tordo bottaccio e Cesena).
La distribuzione delle aree di provenienza degli uccelli ripresi in Puglia durante la migrazione di andata è differente nei periodi luglio-agosto e settembre-dicembre. Nel primo periodo le direzioni di provenienza appaiono molto disperse su una media di 167° ± 91°, mentre nel secondo sono più concentrate su una media è 181° ± 49°. Sebbene non ci sia differenza statisticamente significativa tra queste due direzioni medie, ve ne è tra le medie della distanza (t di student = -2,993 con 306 g.l., P = 0,003), che risulta maggiore nel secondo periodo, 1.234 ± 682 con valore massimo di 3.417, contro 816 ± 479 e valore massimo di 1.528 km del periodo luglio-agosto.
Le riprese di uccelli in migrazione di ritorno sono ascrivibili a pochi esemplari di poche specie che, inoltre, manifestano comportamenti differenti.
Andamento delle riprese (letture e ricatture) negli anni
L'andamento delle riprese nel corso degli anni è decisamente crescente con valori maggiori a partire dalla seconda metà del secolo scorso, quando il numero di ricatture per decennio è sempre superiore a 100; si assista ad un calo nel decennio 1981-90 che presenta, comunque, un valore più alto di quelli registrati nei decenni anteriori al 1950, che non superano le 78 ricatture. Un relativamente basso numero di catture nell'ultimo decennio è dovuto al periodo di tempo considerato che coinvolge meno di 8 anni ed al ritardo che intercorre tra la ricattura e la trasmissione del relativo dato dai centri di inanellamento nazionali. Le letture di anelli colorati iniziano nel 1990 con solo due dati per poi avere un rapidissimo incremento nei due decenni successivi.
Numero di riprese (letture e ricatture) in funzione della distanza
Le riprese hanno valori maggiori di frequenza nell'intervallo da 600 a 1.000 km e da 1.300 a 1.600 km, poi calano lentamente fino a 2.800; dopo questo valore non vi sono mai un numero elevato di dati. Le letture, più numerose, sembrano mostrare una distribuzione più uniforme con un numero maggiore di dati fino a 1900 e tre evidenti picchi nella fascia 0-100 km, 400-500 e 1.400-1.500 km strettamente legati alla distribuzione delle più importanti zone umide europee.
Numero di riprese in funzione del tempo intercorso
Il numero di riprese cala in maniera logaritmica con l'aumentare del tempo, come è ovvio aspettarsi a causa della mortalità degli esemplari inanellati.
L'andamento delle ricatture e delle letture è diametralmente opposto nel corso dell'anno: infatti le prime presentano i numeri minori in estate (giugno-luglio), mentre le seconde sono effettuate maggiormente in questo periodo dell'anno (maggio-settembre).
Le catture saranno effettuate anche in febbraio-marzo al fine di verificare la possibilità di realizzare nell'area prescelta uno studio più esteso. Il discreto numero di Turdidi già catturati, anche in considerazione del periodo ristretto in cui sono state realizzate le catture, fa pensare che il progetto di ricerca possa essere effettuato con una copertura temporale più estesa ed in maniera più organica già dal prossimo autunno. Tale progetto, che sarà affiancato da esperienze analoghe e coordinate svolte in altre regioni d'Italia, si avvarrà anche del supporto di analisi biomolecolari per la determinazione del sesso e l'individuazione e la caratterizzazione delle popolazioni in transito e svernanti.
RingraziamentiMoltissime sono state le
persone che hanno contribuito ad organizzare l'archivio su cui è basato
questo volume; a tutti vanno i nostri ringraziamenti per la indispensabile
collaborazione, scusandoci con chi è purtroppo sfuggito tra quelli qui
ricordati. In particolare desideriamo ringraziare Daniele Anesa †
(Osservatorio Ornitologico "Roccolo Ganda", Aviatico, Bergamo), Nicola
Baccetti (ISPRA, Bologna), Einhard Bezzel (Garmisch-Partenkirchen,
Germania), Marino Capelli (Vall'Alta di Albino, Bergamo), Tommaso
Capodiferro (Bari), Vincenzo Cavaliere (Somma Vesuviana , Napoli), Iosif
Chernichko (Melitopol, Ukraina), Adriano De Faveri (ISPRA, Bologna), Gunter
Fliege (Munchen, Germania), Pietro Giovacchini (Grosseto), Marek Keller
(Varsavia, Polonia), Edward Khounganian (Los Angeles, USA), Peter Köhler e
Ursula Köhler (Ismaning, Germania), Tomas Koutny (Bedihost, Republica Ceca),
Giuseppe Landucci (Tenuta Presidenziale di Castel Porziano, Roma), Kurt
Lambert (Rostock, Germania), Ivan Literak (Brno, Republica Ceca), Cristiano
Liuzzi (Conversano, Bari), Michal Maniakowski (Varsavia, Polonia),
Pierfrancesco Micheloni (Bologna), Tadeusz Mizera (Poznan, Polonia),
Vladimir V. Morozov (Moscow, Russia), Giuseppe Nuovo (Bari), Angelo Nitti (Molfetta,
Bari), Mikku Ojanen (Oulu, Finlandia), Helene Pacher (Ilz, Austria), Menotti
Passarella (Gorino, Ferrara), Heinz Porner (Kloster/Hiddensee, Germania),
Marzio Porro (Monza, Milano), Angelo Priolo (Catania), Petr Prochazka (Brno,
Republica Ceca), Paola Pino d'Astore (Brindisi), Luigi Prato (Squinzano,
Lecce), Rolf Schlenker (Radolfzell-Möggingen, Germania), Manfred Schonfeld (Wittenberg-Lutherstadt,
Germania), Adriano Talamelli (San Giovanni in Marignano, Rimini), I.P.
Tatarinkova (Kandalaksha, Russia), Rudolf Triebl (Apetlon, Austria), Thomas
Zuna-Kratky (Tullnerbach, Austria), Peter Weber (Medias, Romania), Marco
Zenatello (Bologna). Un particolare ringraziamento va, inoltre, Wolfgang
Fiedler (Vogelwarte Radolfzell, Germania), Bo Sällström (Swedish Bird
Ringing Centre), Sergei Kharitonov
(The Centre of Ringing and Marking of Birds, Mosca, Russia), Janis Baumanis
† e Juris Kazubiernis (Lab. of Ornithologie, Salaspils, Lettonia), Anatoly
Poluda (Kiev, Ukraina), Zsolt Karcza (Hungarian Bird Ringing Centre,
Ungheria), Jaroslav Cepák (Czech Ringing Centre).
Si ringrazia, inoltre, Dimitri Giunchi e Davide Licheri per le informazioni utili nell'elaborazione dei dati ed il gruppo Argonauti, per i dati di riprese e le foto forniti.